Cerimonie del Fiore di Loto Blu Egizio e del Mirto

Il Fiore di Loto Blu Egizio (Nymphaea Caerulea), comunemente chiamato Loto, ma si tratta di un fiore della famiglia delle Ninfee, è lo strumento di Riconnessione che veniva utilizzato nell'antico Egitto durante le cerimonie sacre.

Lo si trova raffigurato molto spesso nelle incisioni, nei geroglifici 𓆸𓆹 e nelle rappresentazioni murali pittoriche.

Nell'antico Egitto, si credeva che gli dei avessero fornito agli umani il loto blu come un modo per l'anima di lasciare il corpo ed essere in mezzo a loro.

I benefici del loto blu derivano principalmente dalle proprietà sedative della pianta e viene utilizzato come coadiuvante del sonno. Può condurre dolcemente in uno stato ipnagogico, di profonda concentrazione e connessione e nella fase di sonno stimola il sogno lucido.

Questo è uno dei motivi per cui gli antichi egizi veneravano così profondamente questa pianta.

In una società profondamente mentale, abbiamo tutti la capacità di aprirci nel regno dell'anima, ma spesso quel passo è per molti inaccessibile. La mente riprende subito il controllo. Per concederci questo momento e facilitare la connessione uniamo anche la sacra foglia del Mirto, pianta della femminile accoglienza e apertura. Pianta di Afrodite, dea della rigenerazione e Artemide, Diana per i romani, Dea selvatica dei boschi. Rappresentazioni del culto della grande Dea Madre.

Tutto è rito.

La Cerimonia del Loto Blu e del Mirto è un momento di silenzio e ascolto. Sotto il cielo stellato in una notte di Luna Nuova, torniamo al mondo e rigeneriamo quel filo dorato che ci collega al cosmo e ci apre agli infiniti misteri

È una cerimonia totalmente autentica, poiché l’intero rituale, le formule e lo svolgimento, è stato da me ideato. Non è una replica, né una rivisitazione, ma frutto della mia personale esperienza e canalizzazione.

Aprirsi significa andar oltre la paura di ciò che non si conosce, di ciò che si giudica, riconnettendosi alla fonte di ogni cosa che è Amore.

Ci lasceremo accompagnare nel regno di Heka, la divinità della rigenerazione e dell'energia primeva che permea in ogni cosa in un viaggio che ci porta nel Bardo, lo stato intermedio.

Gli effetti del Loto Blu sono principalmente legati ad un’espansione della coscienza in cui si sperimenta un viaggio interiore come in un sogno, infatti questa pianta produce anche sogni lucidi e favorisce gli stati ipnagogici ed ipnopompici, tipici della Trance Sciamanica.

Il fiore non è psicotropo e non ha nessun effetto collaterale. È un enterogeno naturale, un rimedio dolce e delicato e quindi adatto a tutti. Lavora nel regno sottile.

La tradizione vuole che venga servito in tisana, o macerato nel vino rosso oppure fumato con una pipa nel contesto cerimoniale, come avveniva nell'Antico Egitto.

Consiglio sempre, pur essendo un rimedio dolce, di contestualizzare e sacralizzare il suo utilizzo, poiché ogni strumento viene esaltato e amplificato proprio grazie alla cerimonia, specie se collettiva e condotta da chi ne conosce la sua comunicazione.

Personalmente amo creare le cerimonie del Sacro Fiore di Loto Blu Egizio in prossimità o il giorno di Luna Nuova o in momenti dell’anno che fungono da portali di espansione energetica. Tendenzialmente passare la notte assieme è utile per intensificare i suoi benefici e concederci un momento di integrazione il giorno successivo, ma possono esserci occasioni cerimoniali limitate alla sola serata.

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